Spesso mi viene posta questa domanda: ma lo psicologo e lo psicoanalista sono la stessa cosa? e di preciso, cosa sono, cosa fanno?
Nello scorso post, vi ho dato dei suggerimenti per scegliere al meglio il professionista adatto a voi, ora vorrei fare questo ulteriore distinguo.
Non c'è niente di male a non avere idea di quale sia la differenza, è un po' come chiedersi la differenza tra cosa fa la ginecologa e l'ostetrica.
Partiamo con lo psicologo: si tratta di colui che consegue una laurea di II livello in psicologia (5 anni) dopo la laurea deve superare un anno di tirocinio ed infine un esame di stato, a quel punto può iscriversi all'albo. Controllate sempre che il professionista a cui vi rivolgete sia iscritto all'albo professionale. Lo psichiatra è laureato in medicina, e si è specializzato in psichiatria, gli psichiatri sono gli unici che possano somministrare psicofarmaci, in quanto medici.
Lo psicoanalista può essere sia uno psicologo che uno psichiatra che abbia conseguito una specializzazione in psicoanalisi. Ne esistono di diverso tipo e orientamento. Infine lo psicoterapeuta è uno psicologo o psichiatra o psicoanalista che abbia conseguito una specializzazione di 4 anni o più riconosciuta dal MURST. Solo lo psicoterapeuta può esercitare la psicoterapia, ovvero un intervento psicologico di più di 10 sedute. Chiunque altro, ad esempio un counsellor, o uno psicologo,o uno psichiatra, non è autorizzato in quanto non ha la preparazione e l'adeguata formazione per farlo.
Spero di essere stata esaustiva,
buona giornata a tutti
Marianna Storri
venerdì 10 dicembre 2010
martedì 23 novembre 2010
Perchè rivolgersi ad un personal coach e come sceglierlo
Da una recente disavventura di una persona a me cara, penso sia necessario fare una riflessione su quali siano i criteri per scegliere un professionista dell'aiuto.
Perchè rivolgersi ad un consulente, psicologo, psicoterapeuta o coach?
Come scritto nel mio sito, tutti affrontiamo momenti difficili, e spesso abbiamo bisogno di confrontarci con qualcuno che non sia la nostra famiglia o i nostri amici, qualcuno che sia uno specchio, un centenitore vuoto solo per noi. Detto questo tale contenitore e specchio deve avere dei requisiti irrinunciabili.
Scegliere il professionista dell'aiuto è come scegliere la biancheria, o il fidanzato. Uno non vale l'altro. Dobbiamo sentirci comodi. confortevoli, accolti, e dobbiamo stimare chi ci troviamo di fronte. Altro aspetto da non sottovalutare è il costo. Se la cifra ci semmbra troppo onerosa, o addirittura sconsiderata, inutile iniziare il percorso. Tutto deve farci sentire a nostro agio, compreso il prezzo. Chiaramente vi ricordo che esistono dei tariffari che siamo tutti costretti a rispettare e che si tratta di un mestiere di grande responsabilità. Ciò che cura è la relazione che si instaura tra il cliente e il professionista. Se sentite di non poter essere liberi e di non stimare umanamente il professionista, provate a cercare un confronto e se non bastasse, cambiate aria e cercate quello che fa per voi.
Il rapporto deve essere puro e trasparente e in generale farvi sentire completamente a vostro agio.
Questa la mia necessaria riflessione del giorno, che spero possa tornare utile!
buon lavoro a tutti,
Marianna Storri
Perchè rivolgersi ad un consulente, psicologo, psicoterapeuta o coach?
Come scritto nel mio sito, tutti affrontiamo momenti difficili, e spesso abbiamo bisogno di confrontarci con qualcuno che non sia la nostra famiglia o i nostri amici, qualcuno che sia uno specchio, un centenitore vuoto solo per noi. Detto questo tale contenitore e specchio deve avere dei requisiti irrinunciabili.
Scegliere il professionista dell'aiuto è come scegliere la biancheria, o il fidanzato. Uno non vale l'altro. Dobbiamo sentirci comodi. confortevoli, accolti, e dobbiamo stimare chi ci troviamo di fronte. Altro aspetto da non sottovalutare è il costo. Se la cifra ci semmbra troppo onerosa, o addirittura sconsiderata, inutile iniziare il percorso. Tutto deve farci sentire a nostro agio, compreso il prezzo. Chiaramente vi ricordo che esistono dei tariffari che siamo tutti costretti a rispettare e che si tratta di un mestiere di grande responsabilità. Ciò che cura è la relazione che si instaura tra il cliente e il professionista. Se sentite di non poter essere liberi e di non stimare umanamente il professionista, provate a cercare un confronto e se non bastasse, cambiate aria e cercate quello che fa per voi.
Il rapporto deve essere puro e trasparente e in generale farvi sentire completamente a vostro agio.
Questa la mia necessaria riflessione del giorno, che spero possa tornare utile!
buon lavoro a tutti,
Marianna Storri
domenica 19 settembre 2010
Cara Margherita,
riuscire a trovare il coraggio di esprimersi pienamente con gli altri, specialmente in ambito lavorativo è molto difficile. Ti consiglio di fare delle riflessioni sul come ti senti quando sei con gli altri e se hai difficoltà o sei troppo critica con te stessa. Questo può essere un inizio. Di seguito lavorare sul come dire le cose. A seconda delle persone a cui ti rivolgi e del contesto.
A tua disposizione, cari saluti,
M. S.
riuscire a trovare il coraggio di esprimersi pienamente con gli altri, specialmente in ambito lavorativo è molto difficile. Ti consiglio di fare delle riflessioni sul come ti senti quando sei con gli altri e se hai difficoltà o sei troppo critica con te stessa. Questo può essere un inizio. Di seguito lavorare sul come dire le cose. A seconda delle persone a cui ti rivolgi e del contesto.
A tua disposizione, cari saluti,
M. S.
domenica 25 aprile 2010
ISTRUZIONI PER L'USO DEL BLOG.
Un caloroso Benvenuto a tutti, sono Marianna Storri, avrò immenso piacere di parlare con tutti voi, per scrivermi è sufficiente cliccare di seguito ad ogni mio post su "Commenti", digitare il testo e selezionare "commenta come" inserendo il vostro nome account se siete registrati, "anonimo" se non lo siete o volete mantenere segreta la vostra identità. Risponderò sempre entro un giorno dalla ricezione di ogni nuovo messaggio. Sarò lieta di intrattenermi in vostra compagnia!
A presto!
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