martedì 23 novembre 2010

Perchè rivolgersi ad un personal coach e come sceglierlo

Da una recente disavventura di una persona a me cara, penso sia necessario fare una riflessione su quali siano i criteri per scegliere un professionista dell'aiuto.
Perchè rivolgersi ad un consulente, psicologo, psicoterapeuta o coach?
Come scritto nel mio sito, tutti affrontiamo momenti difficili, e spesso abbiamo bisogno di confrontarci con qualcuno che non sia la nostra famiglia o i nostri amici, qualcuno che sia uno specchio, un centenitore vuoto solo per noi. Detto questo tale contenitore e specchio deve avere dei requisiti irrinunciabili.
Scegliere il professionista dell'aiuto è come scegliere la biancheria, o il fidanzato. Uno non vale l'altro. Dobbiamo sentirci comodi. confortevoli, accolti, e dobbiamo stimare chi ci troviamo di fronte. Altro aspetto da non sottovalutare è il costo. Se la cifra ci semmbra troppo onerosa, o addirittura sconsiderata, inutile iniziare il percorso. Tutto deve farci sentire a nostro agio, compreso il prezzo. Chiaramente vi ricordo che esistono dei tariffari che siamo tutti costretti a rispettare e che si tratta di un mestiere di grande responsabilità. Ciò che cura è la relazione che si instaura tra il cliente e il professionista. Se sentite di non poter essere liberi e di non stimare umanamente il professionista, provate a cercare un confronto e se non bastasse, cambiate aria e cercate quello che fa per voi.
Il rapporto deve essere puro e trasparente e in generale farvi sentire completamente a vostro agio.
Questa la mia necessaria riflessione del giorno, che spero possa tornare utile!
buon lavoro a tutti,
Marianna Storri